Consigli per una vita di coppia felice e per una singlitudine serena, senza troppi sensi di colpa.

sabato 22 luglio 2017

Tema del giorno: il guaio degli uomini sono gli uomini; il guaio delle donne sono gli uomini ( biscotto della Fortuna)

" dagli albori della storia fino a oggi i libri sono stati scritti con lo sperma, non con il sangue mestruale. Fino a ventuno anni valutavo i miei orgasmi usando come termini di paragone quelli di Lady Chatterley e mi chiedevo cosa ci fosse in me che non andava. Mi era mai venuto in mente che in realtà Lady Chatterley era un uomo? Che in realtà si trattava di D.H.Lawrence?"
Oggi la partenza è rocambolesca e pirotecnica. Dopo il film di ieri mi sento come una leonessa pronta a spiccare il balzo sulla preda. 
Avverto che non avrò pietà, non lascerò superstiti dopo il mio passaggio e i feriti saranno abbandonati a morire sul campo di battaglia.
Fallocentrismo, per citare Erica Jong, una poco sana abitudine che stenta a morire.
Sono passati lustri dalla pubblicazione di " Paura di volare" eppure io e le mie amiche siamo ancora qui a discutere sul perché il tipo non chiama dopo momenti di passione; se gliela offro su un piatto d' argento sembro forse una zoccola?; se chiedo il preservativo sembro una facile?; se mi esprimo a letto e pretendo l' orgasmo non è che lo metto in imbarazzo e sembro troppo disinibita? ..
Eppure siamo donne adulte, cresciute nel post femminismo. Donne dotate di non banale cultura, con tante letture praticate, storie più o meno edificanti, qualche divorzio o vite sentimentali appaganti. Come dire un gruppo di MILF in gamba, realizzate e coraggiose.
Nonostante questo sembra che ci si debba ancora vergognare della nostra fisicità. Della nostra natura umana.
Ieri parlando con un'amica di storie trascorse, ha citato una frase che sa di antico. Recuperata nei vecchi bauli delle nostre nonne, quelli pieni di sensi colpa. Espressione infelice segno però di come noi, nonostante la nostra cultura, siamo ancora condizionate da cliché maschilisti:
" temo che ci abbiano considerate come oggetti". 
In queste poche parole è nascosto un mondo in cui si annida la paura dello sguardo dell' altro, l' idea che siamo sempre e inesorabilmente corpi e che le donne siano da dividersi nelle due categorie di sante o puttane. 
Cosa vi dicevo? Oggi mordo! 
Quanti anni sono passati dalla "scopata senza cerniera" di Paura di volare? Tanti. Cosa è cambiato da allora? Tutto e a quanto pare in peggio se ancora ci domandiamo se a letto possiamo o meno dire di no alle richieste del partner, se si può elargire subito o no al secondo incontro o doverci difendere dai sensi di colpa.
Alle amiche suggerisco sempre di allegare alle mutande l'etichetta con scritto "se me le vuoi togliere sappi che:
1) ogni tanto dopo aver scoperto i miei centimetri di pelle un ciao come stai sarebbe gradito
2) una scopata non fa matrimonio;
3) attenzione a maneggiarla con cura perché altrimenti la parcella del mio psicanalista ti arriva direttamente a casa".

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