Consigli per una vita di coppia felice e per una singlitudine serena, senza troppi sensi di colpa.

sabato 22 luglio 2017

Il mondo salvato dalle donne? Forse anche no


Un film dove le protagoniste sono tutte e tre vittime di una società patriarcale e maschilista e nonostante l' apparente vivacità della città di Tel Aviv, il mefitico sentore della tradizione non viene sostituito dal profumo della libertà.
Qui gli uomini sono pessimi. Strano vero? Non è solo colpa della religione ma di un sistema sociale dove l' uomo, principe della casa, ha il potere di decidere se far sposare una figlia, rinchiuderla perché disobbediente o stuprare la futura sposa per assicurarsi la sua verginità. 
Le donne non sono da meno: madri che servono mariti e figli, insegnano alle figlie la sottomissione, consigliandole di non parlare troppo ed essere sempre disponibili quando lui vuole.
Le giovani protagoniste sono straordinarie nei loro goffi tentativi di ribellione. Leila, avvocatessa, che preferisce troncare una relazione per poter vivere pienamente e senza vergogna la sua vita; Salma, lesbica dallo sguardo triste e malinconico perché sa perfettamente che in quel tipo di mondo una donna non può amare un' altra donna. Per questo decide di scappare a Berlino. Infine Noor, meravigliosa nelle sue forme abbondanti, nascoste sotto un pastrano, femminile come poche quando vestita solo da un sottoveste nero si bagna nell'acqua del mare. 
Noor è forse l' unica vincente alla fine? Lei, timida, riservata e religiosissima, rifiuta un marito integralista e stupratore. Ma, nonostante la sua grinta, non riesce comunque ad uscire pienamente da quelle logiche famigliari. Sceglie infatti il sistema coercitivo e maschilista, sfruttandolo per i suoi fini. Solo attraverso l' ipocrisia pare possibile sopravvivere per una donna in un mondo fatto a immagine e somiglianza degli uomini.
Nessuno alla fine ha la forza di ribellarsi. Non l' amico gay; non la compagna lesbica o il regista tornato dopo un periodo negli States. Tutti restano invischiati nel sistema. 
La vera ribellione non è certo rifugiarsi nelle droghe o nel scimmiottare la cultura underground europea. Il film ci lascia tanta amarezza. Non dà soluzioni per queste tre amiche costrette tutte ad abbandonare una parte della loro felicità per affermare se stesse in quanto esseri umani prima che donne.
Il mondo si salva solo attraverso la solidarietà , l' amicizia, l' accettazione dell' altro da sé.

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