Consigli per una vita di coppia felice e per una singlitudine serena, senza troppi sensi di colpa.

giovedì 21 settembre 2017

Separate alla nascita. Number 7: il fidanzato natalizio

Ci sono momenti che vorresti cancellare i tuoi ricordi, soprattutto se questi aprono il triste libro dei sentimenti traditi e della fiducia calpestata. La mia storia amorosa, per la gioia delle amiche che sono state sempre molto partecipi (oltre che assai divertite dai miei racconti), è un percorso accidentato. Decisamente più simile all’attraversata del deserto dell’Atacama a piedi che non ad una crociera di lusso. Ogni nuova relazione, prima di passare alla fase della progettazione del futuro mutuo, era infatti foriera di lacrime e sofferenza, notti insonni e lunghe telefonate. Il tutto coronato da recuperi affannosi, pieni di passione e di piatti rotti da spazzare da terra. 
Avete ragione: avrei potuto scegliere meglio i miei fidanzati! 
Tuttavia, se sei solita frequentare universitari dallo spirito bohémien, scrittori frustrati, attori da opera prima (preferibilmente di documentari autoprodotti), archeologi coi pantaloni col tascone, pittori concettuali e di body painting …. qualche rischio, purtroppo, te lo devi anche assumere. 
Tra questi individui, vari ed assortiti, uno mi ha veramente ferita; tanto – udite udite – da farmi votare per anni alla castità. Perché io posso perdonare tutto. Posso perdonare il tradimento, i regali sbagliati e le battute infelici a proposito della mia seconda scarsa. Ma non posso però perdonare la scorrettezza immane di essere lasciata a pochi giorni dalla vigilia di Natale. Vi rendete conto, care amiche, di quale tipo di bastardo stiamo parlando? Ma mollami per la Festa dei morti, perdio! In modo che, se dovessi piangere, io possa spergiurare al mondo che ciò avviene a causa dell’intenso dolore nei confronti dei cari estinti! Alla vigilia di Natale, invece … Piangere davanti al presepe, guardando i pastorelli con gli agnelli sulle spalle, mi costringe a trovare improbabili giustificazioni. Madonnina quanto ho odiato quel ragazzo. Sostanzialmente per due motivi:
1.   perché è stato il secondo uomo di cui sono stata innamorata (ho solo tre grandi amori, tutto il resto è noia);
2.   perché doveva portarmi a NY (hai visto mai un biglietto aereo accompagnato da un bacio Perugina con su scritto “Ti amo”?).
Adesso che fine ha fatto?

È diventato scrittore, anche bravo. Oggi ha una certa notorietà, è felice e finalmente realizzato. Ed io sono felice per lui, anche perché ho sempre ritenuto poco raffinato (oltre che un’insopportabile perdita di tempo) il provare rancore. Allo stesso modo in cui mi appare inutile accanirsi cercando sottili vendette neo confronti degli ex amanti… Inutile, dal momento che l’umanità è sempre prodiga di esemplari pronti da essere testati… Dunque, anche per questo motivo non ho alcuna intenzione di rivelare il nome del mio "ora amico bastardo".

Nessun commento:

Posta un commento