Consigli per una vita di coppia felice e per una singlitudine serena, senza troppi sensi di colpa.

domenica 17 settembre 2017

Separate alla nascita: le scrittrici vicine a me

Dieci piccoli infami, Selvaggia Lucarelli

Gli sciagurati incontri che ci rendono persone peggiori

Non appena ho visto, sullo scaffale della mia libreria di fiducia, l’ultima fatica di Selvaggia Lucarelli devo ammettere di essermi un poco meravigliata. Folgorando con gli occhi la commessa, mi sono adombrata perché quella tanto amata vetrina delle meraviglie stava pubblicizzando, al posto dell’usuale romanzo russo con tanto di apparato filologico scritto da premio Nobel, un prodotto di massa messo in commercio dalla grande “Rizzoli”. Gentile come sempre, conoscendo i miei gusti letterari e ben contenta di viziarmi un po’ (anche perché, grazie al mio modo compulsivo di acquistare, ha potuto mettere da parte quel tanto che serve per rifare il guardaroba…), Lei mi suggerisce di non fermarmi alle apparenze. Senza troppo impegno, e con la giusta dose di senso critico, anche il nuovo libro della mitica Selvaggia – mi dice – finirà per ottenere il tuo “like”. Ho vacillato, lo ammetto; perché a me piace Nabokov, Zola e Dostoevskij… Cosa c’azzecca una Lucarelli, per di più Selvaggia, all’interno di questo personalissimo Pantheon? Tuttavia, mi sento attratta da questo agile manufatto; e sono pure colpita dal titolo, quel Dieci piccoli infami, che trovo al limite del geniale.
Così cedo.
Del resto, come ci ricorda sempre Wilde, si può resistere davvero a tutto, tranne che alle tentazioni e al superfluo. Allora, nascondendolo bene tra altri volumi, così come faceva il Woody Allen con la rivista Orgasmo nel Dittatore dello stato libero di Bananas, porto a casa il libro della Lucarelli. Volete sapere l’effetto? Bene, ho passato un’intera serata a sghignazzare leggendo le pagine del libro di Selvaggia! Uno dopo l’altro sono passati sotto ai miei occhi, descritti con lucida e disincantata ironia, una serie di personaggi negativi. Uomini e donne che hanno, negli anni, avvelenato la sua esistenza. Così, leggendo dell’amica del cuore carogna e della suora dalla mano pesante, del viscido maniaco e del parrucchiere anarchico, ho finito per ripensare alla mia vita; e ai miei personali “dieci piccoli stronzi”. Come nella Coscienza di Zeno l’ironia di Selvaggia (che tra l’altro scrive benissimo!) mi ha condotto a scoprire altro, dando l’avvio a un processo di ricostruzione – “a spot” – di quelli che sono stati i peggiori incontri della mia vita.
Partiamo allora colla mia personale Top ten dei dieci piccoli stronzi, di quelli cioè che "mi hanno reso un po' più cattiva"; di quelli che mi hanno pure resa assai più consapevole di come non si possa sempre prendere alla lettera la massima evangelica dell’ama il prossimo tuo.



          

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