Dieci
piccoli infami, Selvaggia Lucarelli
Gli
sciagurati incontri che ci rendono persone peggiori

Così
cedo.
Del
resto, come ci ricorda sempre Wilde, si può resistere davvero a tutto, tranne
che alle tentazioni e al superfluo. Allora, nascondendolo bene tra altri
volumi, così come faceva il Woody Allen con la rivista Orgasmo nel Dittatore dello
stato libero di Bananas, porto a casa il libro della Lucarelli. Volete
sapere l’effetto? Bene, ho passato un’intera serata a sghignazzare leggendo le
pagine del libro di Selvaggia! Uno dopo l’altro sono passati sotto ai miei
occhi, descritti con lucida e disincantata ironia, una serie di personaggi
negativi. Uomini e donne che hanno, negli anni, avvelenato la sua esistenza. Così,
leggendo dell’amica del cuore carogna e della suora dalla mano pesante, del
viscido maniaco e del parrucchiere anarchico, ho finito per ripensare alla mia
vita; e ai miei personali “dieci piccoli stronzi”. Come nella Coscienza di Zeno l’ironia di Selvaggia
(che tra l’altro scrive benissimo!) mi ha condotto a scoprire altro, dando l’avvio
a un processo di ricostruzione – “a spot” – di quelli che sono stati i peggiori
incontri della mia vita.
Partiamo allora colla mia personale
Top ten dei dieci piccoli stronzi, di
quelli cioè che "mi hanno reso un po' più cattiva"; di quelli che mi
hanno pure resa assai più consapevole di come non si possa sempre prendere alla
lettera la massima evangelica dell’ama il prossimo tuo.
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