Consigli per una vita di coppia felice e per una singlitudine serena, senza troppi sensi di colpa.

lunedì 10 settembre 2018

Quella volta che non dimenticherò mai Episodio n. 4: è tutta una questione di tette




Breve premessa: ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti non è puramente casuale!

Durante gli appuntamenti di Evulvendo (rassegna di incontri che organizzo con l’aiuto di Donatella Tarozzi, counselor esperta in materia di coppia e Francesca Viola Mazzoni cara amica e brava attrice) ho raccolto la testimonianza di molte donne che vivono con difficoltà il sesso.

Quando domandavo loro del perché di tanta resistenza al piacere, le risposte che ricevevo erano diverse: chi non si sente più in sintonia con il proprio compagno, chi, invece con se stessa.

Alcune portano come scusa la fatica quotidiana, la noia e la mancanza di aspettative in un matrimonio diventato solida amicizia, altre ancora le trasformazioni che avvengono naturalmente nel corpo delle donne o con le gravidanze o con la menopausa.  

Sembra insomma che le donne rifuggano, in particolari momenti della loro vita, la possibilità di vivere pienamente e con soddisfazione la propria sessualità, fino a perdere il desiderio.

Talvolta, invece, è stata sufficiente che l’uomo pronunciasse una parola di troppo durante un rapporto, per far crollare l’autostima nella donna. Pertanto, senza scomodare Freud, è facile intuire che dietro al rifiuto del proprio corpo, può esserci un uomo disattento, superficiale e arrogante. Un uomo sciocco e narcisista, interessato a raccogliere trofei.

Qualche esempio? Una signora mi ha svelato che mentre era sul punto di fare sesso con l’uomo che amava, quel simpaticone le ha fatto notare che non era bella come la sua ex; ad un’altra, invece, è stata imposta una depilazione alle parti intime altrimenti poteva scordarsi un secondo appuntamento.

Per non parlare di amiche che hanno ricevuto critiche per come erano vestite o perché non erano mai abbastanza brave, belle, argute, spiritose, seducenti ecc…non tutte le donne hanno la prontezza di spirito di mandare a quel paese un coglione, qualcuna, ahimè, torna a casa ferita e delusa.  

Anche la sottoscritta lungo il percorso ha trovato qualche homo inutilis, un raro esemplare di cafone presuntuoso e ignorante. Mi ricordo di uno in particolare che ha avuto la pessima idea di farmi notare che il mio seno non corrispondeva ai suoi canoni estetici. Le mie tette erano troppo piccole e poco pronunciate.

Allora, per essere chiari: so bene di non essere una maggiorata e di essere costretta a sorreggere la ghiandola mammaria con ferretti e push up, ma in quel momento mi è sembrato così indelicato, e volgare da meritarsi una risposta immediata da parte mia. Così, con grande classe e voce ferma, gli ho intimato di riportare le mie tette immediatamente a casa aggiungendo che, mentre io potevo eventualmente migliorare la taglia di reggiseno, lui non avrebbe potuto più aggiungere centimetri né al pisello né al suo cervello sottosviluppato.  
#Intimissimipersempre
#IrinaShaykmodellaintimissimi
#evulvendoseratetribeca
#evulvendoseratebagnoperla
#evulvendounpodieros
#evulvendodonatellatarozzi
#evulvendofrancescaviolamazzoni                                        


1 commento:

  1. leggere il tuo racconto mi ha portato alla mente un detto popolare : certe persone è meglio perderle che trovarle, ciao Ilaria

    RispondiElimina