Qualche
anno fa, quando anche l’ultima nata ha imparato finalmente a tirare la
cordicella del water, ho deciso di coccolare la mia femminilità indossando di
nuovo un tacco 12. In questo modo, va da sé, è stato naturale il passaggio dal
gruppo mamme su wapp alle conversazioni intriganti con qualche amico.
È
stato sufficiente evitare di postare foto di me con i figli, sostituendole con selfie
in cui il vedo non vedo solleticava l’immaginazione. Nulla di volgare per
carità, ma quel tanto che basta per farti sentire più giovane e intrigante;
cosa che, per inciso, mi ha permesso di raccogliere tanto materiale per il mio
blog. Così, in men che non si dica, la mia spallina del reggiseno in pizzo ha
collezionato molte nuove richieste di amicizia. Tutte ovviamente di sesso
maschile.
Accanto
a qualche nuovo amico si sono ripresentati ex fidanzati nostalgici, con i quali
è stato piacevole rievocare le glorie passate. Così, tra un “erano belli quei tempi”
e “peccato sia finita tra noi”, siamo alla fine traghettati in chat segreta,
trasformando il ricordo dei casti baci adolescenziali con quelli dei presunti coiti
infuocati (tanto esaltati dall’altra parte, ma a cui con tutta sincerità non
ricordo di avere mai partecipato in passato; specie ripensando a quanto ero
timida e inibita a diciassette anni).
Coiti infuocati? Quando? Dove? Ma sei
sicuro? Giuro che non mi ricordo di tutto questo ben di Dio. Ricordo solo la
scia di saliva che mi lasciavi sul naso e sul mento dopo i tuoi goffi tentativi
di bacio alla francese. Guarda, non vorrei disilluderti, ma proprio non ci
sapevi fare
Nonostante
l’unica vera trasgressione che ricordo di quel tempo fosse il bicchiere di
Bayleys alle feste, ho finto di credere alle loro parole; in preda a un remeber nostalgico ho quindi ogni tanto ceduto
al gioco della seduzione su whatsapp. E poiché ho collezionato un cospicuo
numero di fidanzatini, a un certo punto mi sono ritrovata a gestire tante
richieste di amicizia che venivano dal passato. Non ci crederete ma pareva di
essere a C’è posta per te, con
persone che riemergevano dal tempo come fantasmi, emozionati ed esaltati per
avermi finalmente ritrovata. Naturalmente l’interesse di tutti loro non era
tanto quello di rievocare la sera in cui ci prendemmo la colossale sbornia, bensì quella in cui poterono finalmente vedere il colore dei miei slip. Si è
arrivati a situazioni grottesche. Come quella sera in cui, in una camera
d’albergo intenta a conversare con un’amica, ho gestito contemporaneamente quattro
chat con vecchi ex, i quali, evidentemente adempiuti gli obblighi nei confronti
dei figli, dopo aver letto loro la favola della buona notte e assicurato alla
compagna di trattenersi alzati poco, giusto il tempo di finire la lavastoviglie,
non vedevano l’ora di dedicare qualche virtuale attenzione alla sottoscritta. Mentre
con l’amica discutevo della sua ultima mostra di pittura, organizzata in una nota
galleria di Milano, rispondevo premurosa a tutti i miei simpatici amici. Uno
alla volta, senza che nessuno sapesse della presenza in linea dell’altro. Alle
domande sul mio abbigliamento rispondevo in automatico: in pizzo nero. Alla
successiva richiesta, che puntuale si interessava dello stato della mia
eccitazione, ripetevo meccanicamente e distrattamente: tanto tesoro, mi pizzicano addirittura i capezzoli! Non ho
trascurato di coinvolgere l’amica, ad un certo punto più interessata alle mie
relazioni che all’arte contemporanea, contribuiva fattivamente, con
consigli e suggerimenti, a far sì che l’atmosfera a casa degli ex si riscaldasse
fino al limite dell’incendio; e i messaggi erano così assidui da non avere
tempo di passare da una chat all’altra. Insomma mi trovavo in una narrazione
continua, quasi un flusso di coscienza erotico.
Stanca
di digitare risposte, e un po’ annoiata dalla banalità del loro sexting, ho quindi
deciso di applicare con costanza la funzione copia e incolla: insomma, a tutti la
stessa risposta. Arrivati al momento del Big Bang, insomma dello Spannung narrativo (e non solo di
quello…), proprio sul più bello mi arriva la telefonata del mio compagno. Il
quale mi fa: ciao, cosa fai di bello
questa sera?
E io
a rispondergli: Scusa, scusa… sono di
fretta: ho in corso un’orgia virtuale. Ti
richiamo poi.. , l’epilogo pare vicino…
# sextingfrasidausare
#sextingexfidanzati
#amorepersempreancheno
#spannunginnarrativa
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