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mercoledì 9 gennaio 2019

Quando l’ipocrisia e il perbenismo imperano creano mostri: due parole sul caso MOIX


(photo by Leonarda Vanicelli)

In questi giorni leggo sui social diversi e impietosi interventi alle dichiarazioni rilasciate da Yann Moix, autore francese poco noto al pubblico italiano. Non voglio entrare nel merito delle sue opere, che francamente non ho ancora avuto il piacere di leggere, ma a mio avviso sembra quasi voler rincorrere, con le sue scomode esternazioni, un altro francese: Michel Houellebecq. Quest’ultimo, scrittore scomodo e irriverente, non ha mai nascosto una certa misoginia (basta leggere L’opportunità di un’isola Bompiani 2015 o Sottomissione Bompiani 2015) e le sue preferenze dal punto di vista affettivo.

Pertanto, siamo così sicure di avere bisogno di un altro “cattivone” come Yann Moix? Per quanto mi riguarda, la questione è di scarso interesse, ma mi sono messa sull’attenti quando ho letto queste parole di Moix: “le 50 enni per me sono donne invisibili. Vado solo con 25 enni orientali”. Quello che mi disturba, infatti, non è tanto l’esclusione dal suo letto di noi donne mature (ognuno fa l’amore come e con chi gli pare), ma mi turba l’evidente intenzionalità nel rimarcare la provenienza geografica delle donne predilette. Il motivo? Ovvio: l’Oriente immediatamente desta nell’immaginario maschile l’idea della geisha o peggio, ancora, della donna molto giovane e sottomessa. E in una società, come quella occidentale, che organizza gite in parti del mondo dove uomini della sua età comprano ragazzine (se non bambine), le sue parole fanno davvero male.

Se Moix ha espresso un giudizio così tranchant, è anche vero che ho trovato i commenti del popolo social molto ipocriti. Gli uomini, infatti, sostengono che “assolutamente preferiscono le donne over 40” (triste tentativo di captatio benevolentiae verso l’universo femminile?); molte donne, invece indignate contro Moix, rivendicano la loro femminilità sottolineando altrimenti che “mai e poi mai finirebbero con un uomo più giovane”.

Eppure di donne più anziane rispetto i loro spasimanti è piena la letteratura: dalla coraggiosa Duchessa Sanseverina della Certosa di Parma di Stendhal alla Foscarina nel romanzo Il Fuoco di D’Annunzio. Possibile che noi donne dobbiamo ancora giustificarci davanti al tema dell’età in amore? Anche quando si parla di adulti consenzienti e consapevoli?      

E se mi sembra ovvio che un uomo al culmine dei suoi anni preferisca una giovane ad una quasi nonna (comunque il sito Porn Hub ha una categoria dove signore anziane sono molto impegnate in sessantanove con uomini nel fiore degli anni), è anche vero che esistono donne mature molto affascinanti, capaci di ammaliare e conquistare un uomo con grazia e intelligenza.

Il problema è che queste ultime non sono la maggioranza. Conosco più signore insoddisfatte e represse nella loro sessualità di quelle con una vita affettiva appagante; ci sono più signore di mezza età con i disturbi della menopausa che non virago.

La realtà, care amiche e amici è questa e dovremmo farcene una ragione: la mia vicina di casa! Una simpatica signora di 54 anni, separata con due figli adolescenti. Un lavoro che inizia a pesarle, un ex marito che sta con la badante dell’anziana madre. Lei, la mia vicina? Non ha tempo proprio tempo di cercarsi un uomo o rifarsi la tinta perché ogni santo giorno deve fare i conti per la spesa in quanto l’ex marito fatica a passarle gli alimenti.

No, non tutte siamo Monica Bellucci! E qualcuna di noi, arrivata alle soglie della menopausa, si è vista sostituire senza troppi problemi da una più giovane.     

Comunque bella forza caro Moix: evidentemente è più semplice scopare la venticinquenne zitta e muta, ma che finge l’orgasmo per compiacerti, piuttosto che confrontarti con la vita vera.

#MoixFrancia
#menopausafelice
#MonicaBellucci
##Michel Houellebecq


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