Consigli per una vita di coppia felice e per una singlitudine serena, senza troppi sensi di colpa.

domenica 24 giugno 2018

Tutto quello che avreste voluto sapere sulla vagina e non avete mai osato chiedere..


A tutte noi piace essere toccate, e non esiste un rapporto che possa prescindere dai preliminari; perché in fondo questi sono l’anticamera per il Paradiso, l’unica e vera strada maestra per l’estasi del Nirvana. Parlando molto di sesso, con donne e uomini, mi pare di avere capito che questo, anche quando viene praticato con abbondanza, non sempre viene fatto bene; o per lo meno, con impegno, il necessario interesse e la giusta naturalezza. Alcuni uomini si accontentano di partecipare (giusto quel tanto da arrivare al traguardo), alcune donne si immolano (forse perché non consapevoli delle loro vere potenzialità). Alto è quindi il rischio di ripetere meccanicamente solo pratiche, ignorando l’infinita varietà che pare la natura abbia deciso di mettere a disposizione.
Siamo del resto così sicure che gli uomini siano capaci di posizionare nel giusto modo le loro mani? Ad ascoltare le amiche, direi proprio di no. L’ignoranza rispetto alla doverosa conoscenza della vagina infatti impera, come assai poco i cari maschietti paiono sapere sul meccanismo del piacere femminile. Esistono ovviamente delle attenuanti, dal momento che vi sono ragazze, forse condizionate dall’educazione ricevuta, che non osano chiedere ciò che in realtà desidererebbero venisse loro fatto; e così accettano l’insana convinzione – questa sì quasi esclusivamente maschile – che la penetrazione rappresenti l’alfa e l’omega del rapporto sessuale.
Ok, resettiamo tutto. E partiamo col fissare alcuni paletti. Anzitutto, la prima regola è che non dobbiamo/possiamo avere paura di lasciarci andare alle sensazioni intense; la seconda regola è che occorre saper guidare il partner, come e meglio del GPS. Infine, ricordatevi sempre di non avere timore d’allargare le gambe a compasso, impudicamente pronte a ricevere mani, bocca e lingua (e tutto quel che l’abbondanza suggerisce!). Se non l’aveste ancora capito, in amore non c’è spazio per la timidezza, E ogni gesto deve essere naturale e spontaneo, come una danza cosparsa di odori e di sapori, di musiche e di vertigine. Ma se è vero che noi donne dobbiamo abituarci ad affrontare e abbattere i nostri tanti condizionamenti (dalla paura che quella zona, laggiù in fondo, rappresenti una semplice appendice periferica del nostro corpo; fino alla sequela di fobie rispetto alla presenza di peli superflui, cellulite, ecc. ecc,,,), è altrettanto esatto ricordare all’altra metà del cielo che meritate ben più di qualche saltuaria attenzione; e che il puntare dritto all’obiettivo, indipendentemente dal contesto generale, può andare bene solo se sei un generale dei marines in missione in Afghanistan. Non certo per chi si vorrebbe emulo di Rodolfo Valentino (e nemmeno di Rocco Siffredi, a dire il vero). Ogni organo genitale femminile è cioè un mondo. Perché noi fanciulle variamo per forma, colore e dimensione; e non è detto che quello che piace a Maria sia gradito a Letizia. A Giovanna può piacere la stimolazione diretta del clitoride, mentre Lucia può desiderare passare per tante carezze preliminari. A Deborah serve un gradevole lubrificante iniziale, mentre Paola e Simona provvedono naturalmente e scattano dai blocchi con grande rapidità. Aggiungiamo un consiglio spassionato: amici cari, lasciate perdere le lezioni offerte dal dottor Porn Hub! Sappiate infatti che non è tutto oro quel che brilla, e ricordatevi che la mente è la più formidabile creatrice di innovativi composizioni artistiche. Specialmente quando il materiale della performance da camera da letto sono i corpi.
Qualche esempio concreto?
Partiamo dall’uso delle dita. Allora, consiglio di provare a posizionare indice e anulare sui bordi esterni delle grandi labbra, mettendo allo stesso tempo il dito medio sopra il clitoride. Ci siete? Avete tutto il materiale a disposizione? Bene, come in Art Attack… adesso sta a voi impratichirvi col giochino. Lo sentite il calore della vostra mano? State pur sicuri che la vostra Lei lo sta sentendo! Soprattutto, non abbiate fretta: se non l’avete capito, per noi ragazze i preliminari sono come l’antipasto con ostriche ad un pranzo di gala. Quanto più producete in noi l’eccitazione, stimolando e allenando l’attesa, tanto più desidereremo avervi dentro di noi. Del resto è la stessa nostra cultura dell’autoerotismo – ehheehhhehhh… mica Onan è solo vostro…. – a insegnarci che la carezza circolare, o il frizionare con due dita il clitoride, rappresenta la porta d’ingresso per tutto ciò che dovrà giungere di più intenso.  Quindi perché non provare la tecnica Dreidel, il Doppio servizio, il Valzer, il Nodo? Perché non accarezzare con ampi movimenti tutta la zona genitale magari con l’aiuto di un lubrificante?  Vi prego, per carità, evitate la toccatina veloce: senza partecipazione.
Se la stimolazione con le dita è fonte di tanto godimento, pensate voi quanto la vostra Lei sarà contenta se inizierete a baciarla sulla farfalla, perché proprio questa figura è quella che ci produce maggiore eccitazione e ci consente di fantasticare di più. Certo, ammetto che ci sono alcune di noi che non vivono con naturalezza il sesso orale loro praticato, ma è altresì vero che moltissimi maschietti non conoscono affatto la geografia della nostra vagina e peggiorano le cose tuffandosi sul clitoride, picchiettandolo con la lingua senza pietà. Tali individui meritano un 4 in pagella, perché al nostro “bottoncino” ci si deve arrivare per gradi, magari baciando l’interno coscia, esplorando e ritirandosi, avvicinandosi per step come si fa inseguendo un tesoro nascosto. Non parliamo poi del momento dell’incastro dei corpi. Alla classica posizione del missionario, o alla più sexy “a carponi”, possono aggiungersi infinite varianti: uomo sopra, donna sopra, di fianco, da dietro, in piedi, seduti, in ginocchio, ecc. La regola è comunque sempre una sola: liberare le inibizioni ed entrare in comunicazione. E se uno dei due raggiunge per primo l’orgasmo? Bene, basta che poi s’impegni per rendere il favore all’altro.
Insomma, quali sono i preliminari perfetti?
A mio parere sono quelli in cui ci si prende tutto il tempo necessario, in cui si gioca con il corpo dell’altro e si presta attenzione ad ogni singola parte. Mi raccomando, il tutto sempre in modo gioioso e senza prendere troppo sul serio la cosa. Il sesso viene purtroppo consumato il più delle volte come fosse un dovere, uno mezzo per colmare vuoti di altra natura, per lenire ferite o per sfogare latenti frustrazioni. E ciò è male, perché ogni incontro tra esseri umani porta con sé un qualcosa di sacro; e ogni persona con cui entriamo in contatto è ben più di “solo corpo”.   

ps: vi aspetto al Bagno Perla di Punta Marina il 26 giugno alle ore 21 per discutere insieme di "vagina e dintorni"

per ulteriori informazioni e prenotazioni 0544 437470

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