Consigli per una vita di coppia felice e per una singlitudine serena, senza troppi sensi di colpa.

martedì 1 maggio 2018

“Dove non esserci è un vero peccato” o “"Dove il vero peccato è non peccare"



Le vie del Signore sono infinite. Specie quando portano in direzione delle colline riminesi; e questo perché, da qualche anno, proprio tra quelle colline è stato aperto un centro SPA molto, ma molto, particolare. Una struttura che sa come declinare a 360 gradi il concetto di benessere …  E quindi venghino, venghino, Signori! Perché tra queste stanze non si cura l’asma, e neppure si offrono trattamenti anticellulite. Non troverete trattamenti di colonterapia, e neppure massaggi ayurvedici fatti con indispensabili olii essenziali. Quel che quaggiù si acquista è al contrario un bel rimedio contro il logorio della vita moderna, contro la noia che inevitabilmente s’abbatte sulla coppia. Ma in soldoni cosa si offre alla Liberty Natural Spa di Longiano, in questa bella villa appesa a un paesaggio mozzafiato?
Andiamo a visitarla assieme, su venite con me.
Mi avevano parlato dell’esistenza, anche qui, a pochi passi da casa, di favolosi club privé; ebbene sì, dei luoghi misteriosi ed esclusivi che nel mio immaginario prendono le sembianze dei castelli illuminati da candele che tanto bene Arthur Schnitzler ha saputo descrivere. Ambienti raffinati e curati, dove il piacere si veste di regole condivise. Mi avevano anche avvertito, che non è facile accedervi: servono portafogli obesi e il possesso di amicizie importanti è altamente raccomandato. Il che fa pensare che anche il sesso possa alla fine trasformarsi nell’ennesimo capitolo della vecchia saga descritta dal grande Carletto Marx. Sei un proletario, cioè non evadi le tasse e ti ostini a votare per partiti tristi tristi? Temo che la “camporella” rappresenti l’obbligato tuo habitat d’accoppiamento! Quando esci alla sera la tua principale preoccupazione è quella di dovere decidere se salire sulla Lamborghini gialla o sul Porsche Cayenne? La “Liberty Natural Spa” ti aspetta!
Il suo ingresso è discreto, e se ci si accede con la luna piena pare proprio di camminare sulla via lastricata di mattoni gialli della cara Dorothy. Già dalla terrazza si capisce il fascino del posto, il paesaggio che si può ammirare è infatti mozzafiato. Sei ancora col fiato trattenuto che il tuo spirito autenticamente spocchioso non può non inalberarsi per la caduta di stile che ti coglie di sorpresa all’interno: il servizio bar e l’area dance mi appare eccessivamente ispirata alla pacchianeria della linea Mombai di “Maison du Monde”. A risollevare un po’ il tono ecco comparire, al centro della sala, una gigantesca fil de fer di Catellani e Smith (che pure io avevo adocchiata per la mia cucina, di sicuro un pezzo d’arredo versatile e trasversale… sebbene non proprio funzionale…). Ad accogliermi giungono i gestori, davvero gentilissimi, che mi accompagnano a visitare le parti più riservate della villa, quelle insomma più intriganti; come la SPA con piscina riscaldata, come la sauna e il bagno turco (dove i costumi sono rigorosamente vietati; ah… segno di civiltà!). La cortesia dei miei ospiti, accompagnata dal linguaggio forbito e professionale, viene però spazzata via dalla mia natura fieramente emiliana quando si arriva alle stanze dei giochi. Allora mi scateno, e solo perché questo è un blog serio mi trattengo dal raccontarvi quali siano state le mie espressioni! Del resto l’ambiente non può che ispirare domande: stanze in penombra, separate le une dalle altre da porte che non si chiudono al gioco di chi voglia condividere; stanze con divanetti in stile Luigi XIV strategicamente posizionati, in faccia a grandi letti neri per chi dovesse preferire il popcorn all’azione. E poi suadenti lacci e cavigliere, e tante manette per giocare a Eyes wide shut. C’è tutto, o quasi (noto infatti con dispiacere l’assenza di alcuni gadgets che tengo nella valigetta di pelle nera dentro all’armadio di casa, indispensabili se abbinati a manette). In compenso nel bel mezzo di un ambiente è posizionato un oggetto stravagante: un’imperiale sex machine. Cos’è la sex machine? Diciamo che può essere descritta come un Braun Minipimer multivelocità da usare in orizzontale, comodamente posizionate su una sorta di lettino ginecologico.
Alla fine della fiera devo dire che mi sono proprio divertita, apprezzando moltissimo la gentilezza di chi ha scelto quale propria professione il far stare bene le coppie. Senza strani e inutili pudori; perché davvero in questo posto nessuno costringe qualcun altro a fare qualcosa. Si può anche semplicemente approfittare della sola SPA, senza accedere alle stanze dei giochi particolari; anche se, mi viene da pensare sospirando mentre esco dalla villa, limitarsi alla piscina sarebbe proprio un terribile spreco….


per chi volesse leggere anche la mia rubrica Evulvando, Comizi d'amore vada su
http://www.psychiatryonline.it/node/7314 vi consiglio " Verifica orale" il mio ultimo articolo

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