Consigli per una vita di coppia felice e per una singlitudine serena, senza troppi sensi di colpa.

domenica 18 febbraio 2018

la botte piena e la moglie ubriaca, questione di poliamore


Poliamore, poliamore... ma di cosa stiamo parlando? Di un malattia rara o di un disturbo della personalità? Di un animale esotico o di una setta esoterica? Mettetevi comode, care amiche mie, che proviamo a ragionarne assieme.
A furia di frequentare playboy, playgirl, trav, trans, scambisti, sexy shop, sensual shop, ghost players, locali alternativi e Comuni hippie in mezzo alle montagne, ho finito per imbattermi anche in persone che abitualmente esercitano il poliamore. Veri e propri guru che si dedicano alla cosiddetta affettività aperta, senza vincoli e generosa, spontanea e disponibile alla reciprocità. Lo so, lo so… vi vedo, pronte a storcere il naso con l’aria di avere già capito tutto: no, non si tratta del classico, e in fondo obsoleto, scambio di coppia; e non si tratta neppure di un modo gentile per definire la classica orgiona in allegria. Al contrario, con questa locuzione s’intende la condizione per la quale si rifiuta consapevolmente l’obbligo sociale dell’avere un solo partner alla volta. Non solo quindi il rifiuto dell’aborrita monogamia, ma l’orgogliosa rivendicazione della pubblicità del “tutti insieme appassionatamente” (nelle infinite varianti, dal tutti insieme qui ed ora al tutti insieme a giorni alternati). Un refrain del Sessantotto? Un ritorno al gioioso e carnale fango di Woodstock? A me questa cosa ispira parecchio, tanto che ho deciso di approfondire l’argomento e dedicarci un articolo. E mentre studio il significato, leggendo le dichiarazioni di chi vi si dedica, mi sento vieppiù conquistata. Vuoi vedere che sono stata un’inconsapevole pioniera del poliamore? Vuoi vedere che quel mio comunicare allegra al fidanzato di turno di non essere il solo a scaldarmi i piedi gelati nelle fredde notti d’inverno altro non era che un manifesto alla maniera di Dada? Vuoi vedere che la funambolica abilità nel pormi sempre al centro delle diversificate geometrie della carne rappresentava una bandiera avanguardista?
La cosa mi intriga, e quindi vado oltre le prime cose che trovo in rete. E se, una volta tanto nella vita, mi ritrovassi ben inserita, come un pisello nel suo baccello (chi ha riconosciuto la citazione?), in una precisa categoria sociale? Senza essere biasimata, e neppure considerata con l’epiteto di… “quella strana”. Grazie alla sociologia innovativa potrò mostrare una bella patente, una targa di riconoscimento che certifichi la naturalità di quella mia inveterata propensione all’amore libero. Finalmente posso supportare, con un solido ragionamento filosofico di tipo maieutico, basato sul sillogismo, il mio rifiuto dell’idea stessa di “appartenenza”. Il significato infatti che ne dà il dizionario è:
La posizione filosofica che ammette la possibilità che una persona abbia più relazioni intime contemporaneamente, nel pieno consenso di tutti i partner coinvolti, in opposizione al postulato della monogamia sociale come norma.
Detta così mi pare davvero una figata pazzesca!
Fammi capire, significa che posso davvero avere più relazioni contemporaneamente, senza dovere nascondere nulla di quel che accade e nell’attesa comprendere – per decantazione, direi quasi – di chi io sia realmente innamorata? Il tutto alla luce del sole, senza alcun senso di colpa? E soprattutto senza rischiare di finire davanti agli avvocati, a litigare per chi debba tenere il cane? Se è così allora faccio outing: vostro onore, signori e signore della giuria, ammetto di essere sempre stata una poliamorosa. Inconsapevole forse, ma dotata di grandissime potenzialità. Anzi, se solo lo avessi saputo prima... probabilmente mi sarei evitata la fatica di troppi sotterfugi, lo sforzo mnemonico delle tante bugie inventate all’impronta; e avrei evitato le patetiche scenate di gelosia, accompagnando con signorilità inglese alla porta chi avesse preteso di farmi l’uomo addosso.
Forse il mio punto di vista è drogato dal fatto che all’epoca ero io a sfuggire come la peste la stabilità; ma se mi fosse capitato di ritrovarmi dall’altra parte della barricata? Cioè nella condizione di innamorarmi di un uomo inflessibilmente votato alla libertà? Pensandoci bene, ciò in effetti mi è successo. Ed è stata un’esperienza impegnativa, specie per chi come me detesta essere seconda… (figuriamoci terza o quarta!). All’epoca ho messo da parte l’orgoglio, e mi sono imposta una strategia di più lungo respiro, lavorando ai fianchi l’inconsapevole preda, usando l’intelligenza ed evitando di fare nascere in lui il sospetto che pretendessi più di quello che era disposto ad offrirmi. Mi cercava? Io mi negavo. Mi inseguiva? Io scappavo. Mi diceva che aveva proprio in quell’istante nel suo letto l’altra? Io ridevo e gli auguravo di divertirsi anche per me, sparendo poi per giorni senza dare notizie e lasciandolo a rodersi nella domanda su chi fosse in mia compagnia.
E allora, care amiche, ecco due consigli sempre validi:
1) se volete un uomo che vi veneri, lasciate pure perdere il devoto del poliamore; il narciso individualista, egocentrico e autoreferenziato, non è proprio il vostro tipo.
2) se proprio non riuscite ad allontanarvi da lui, almeno evitate di offrirgli troppo presto sul classico piatto d’argento l’ambita pietanza. Anzi, non dategliela proprio. Del resto è pieno di donne pronte a concedersi, quindi cosa se ne dovrebbe fare di un’altra vagina? Siate diverse, siate furbe! Perché, come dicevano gli antichi, l’asino insegue sempre la carota.          
Ciò detto, rimane in piedi la domanda delle domande: è possibile gestire più relazioni contemporaneamente? Magari innamorandoci pure perdutamente dell’uno e dell’altro? A molte amiche è capitato di vivere intensamente emozioni forti, senza dovere necessariamente fare scelte. Oddio, non devo neppure andare troppo lontano nella casistica di riferimento; perché alla sottoscritta è successo più volte. In particolare, ho avuto due grandi amori in contemporanea. Persone fantastiche, in gamba e intelligenti, e potenzialmente, tutti e due, “uomini della mia vita”. Mi sono anche chiesta se l’uno non fosse il complemento dell’altro. Così, ho coltivato la doppia relazione finché mi è stato possibile; senza sotterfugi e bugie. No, non si trattava del triangolo alla Renato Zero: i miei due fidanzati non si conoscevano, non si sono mai incontrati e non avevano la minima intenzione di farlo. Hanno resistito per un po’, poi la gelosia ha prevalso, compendiandosi nella più classica delle affermazioni: O con me, o con lui! A quel punto ho deciso di esercitare la disciplina olimpica che mi vede indiscussa primatista: la rapida fuga, con immediata migrazione verso pascoli più verdi. Del resto, dal momento che proprio non potevo scegliere tra l’uno e l’altro, allora entrambi avrebbero dovuto uscire dalla mia vita.
Credo che praticare il poliamore sia tutt’altro che facile, perché occorre una formidabile maturità. Nella gran parte delle situazioni capita infatti che quando si ama veramente sia quasi inevitabile concentrarsi solo su un’unica persona. E se il poliamore non fosse che una raffinata giustificazione della scelta, più che legittima ovviamente, di coltivare con coerenza la singletudine. Insomma, un’evoluzione della più prosaica teoria dell’allegra trombamicizia?
        

#poliamore #trombamico #amorelibero #iltriangolono #renatozero

5 commenti:

  1. Nel buio del rapporto amoroso ci sono lampi di luce e succede che si vede per un attimo qualcosa che prima sfuggiva e quel qualcosa sono io che abbraccio uno spazio più grande o uno più piccolo...Nel leggere il tuo articolo non ho trovato risposta al quesito ancora aperto ma qualche lampo ha messo alle corde il buio e ho visto che la luce avrà l'ultima parola.Sapendo che non finisce qui ti polisaluto a nome di tutti.Ciao Ilaria.

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  2. Cosa dire del poliamore:siamo tutti molto confusi,semplicemente ed eternamente indecisi..e un po' stronzi...poi,quando ci troviamo dall'altra parte,siamo tutti sofferenti e puritani....la realtà, è che la fedeltà è una pretesa che chiediamo agli altri e non necessariamente a noi...

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  3. grande profffff<3<3<3<3<3<3<3<3

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  4. sono matteo abbate suo ex alunno

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