Consigli per una vita di coppia felice e per una singlitudine serena, senza troppi sensi di colpa.

domenica 18 marzo 2018

Il trombamico: ti trombo, ti taggo, ti banno



Quante di noi hanno sperimentato l’esperienza del sesso senza complicazioni, consumato in compagnia del provvidenziale trombamico? Come tante mie amiche, anch’io ho spesso preferito coltivare numerose amicizie, caratterizzate dal solo desiderio di condividere singoli momenti di spensierato godimento. Insomma, per quel che mi riguarda ho deciso di fare mio l’insegnamento di una cara amica dei tempi dell’università: “facciamoci un giro di giostra, pure il secondo; ma, per carità, al terzo giro di giostra c’è il rischio di vomitare!”. Dunque tutte quante noi abbiamo coltivato fidanzati, e qualche volta ce li siamo pure scambiati; condividendoli senza troppe gelosie.
Altri tempi potrebbe dire qualcuno (ma non fatevi vedere a dirlo, che se vi vedo poi me la prendo e vi tolgo il saluto…), perché oggi ci si deve confrontare con un mondo di relazioni interpersonali profondamente modificato dall’influenza dei social media. Ma cos’è cambiato in concreto? E nello specifico la grandiosa figura del trombamico esiste ancora? E, se dovessimo lasciarci rapire da una passione “rapace e fugace”, avremmo il coraggio di considerarla una cosa passeggera? Avremmo il coraggio di non provare alcuna gelosia per l’amico di letto? Avremmo soprattutto il coraggio di essere leali con i partner primari?
Sono domande legittime, perché, come si diceva, l’affermarsi della dimensione social all’interno dello spazio dei sentimenti e delle relazioni ha modificato il quadro di riferimento. Adesso succede che un perfetto sconosciuto veda il tuo profilo e, trovandoti carina, si faccia avanti senza troppi problemi. Di solito ti chiede di uscire, esattamente come si faceva una volta; in alcuni casi, senza farsi troppi problemi, ti domanda invece se sei interessata a scopare con lui. Vagli a spiegare che facebook o instagram sono per te solamente strumenti per comunicare, che non li consideri applicazioni di siti porno… 
Al massimo, se sei proprio in vena e hai voglia di giocare, puoi concedergli un po’ di sexting senza complicazioni (anche rinfrancata dal fatto che le persone ad esso dedite per lo più si dicono anche soddisfatte dei loro rapporti “concreti”). Non mi nascondo dietro un dito: ho praticato il sexting (con i miei partner ovvio), ma per mia esperienza posso affermare che la categoria dei maschi, leoni della tastiera, grosso modo si possono suddividere nelle seguenti categorie:
quello all’apparenza timido, che pare praticare il solo sesso virtuale. In altre parole: l’esibizionista.
- quello che sa di essere figo, e che pertanto intende il sexting come una parentesi rilassante tra una relazione vera e una altrettanto carnale.
- quello tanto bisognoso di conferme, i cui centimetri sembrano in lui proporzionali al numero di sillabe nasali da lui digitate sulla tastiera  (mmmmm) 
Non vorrei sembrare troppo severa con l’altro sesso, perché, all’interno di questo circo di “freak del sexting” e del “famolo strano, ma solo sul social”, c’è spazio anche per le donne. Vogliamo ad esempio parlare delle fanciulle che amano inviare alla comunità tutta maschile il proprio culo in perizoma? E quelle che si fotografano in pose ammiccanti, con le labbra semidischiuse e pronte a ricevere? Abominio care ragazze… ma perché mai dobbiamo esporre le nostre porzioni di corpo come se fossimo al mercato, come se si trattasse di quarti pregiati di carne di bue? Perché il risultato è questo. E poi, bambine mie, o vi chiamate Moana Pozzi e avete un minimo di nozione di come si fa uno shooting, altrimenti evitate di mostrare porzioni di cameretta, maglie comprate in stock da Tezenis e scorci di case da piccolo borghese con quadretti di Madonne appesi alle pareti. Lasciate stare, va là, datemi retta: rischiate il ridicolo.  
Un esempio? Un amico, uomo per tanti versi interessante, mi ha mostrato le foto inviategli da una bella signorina; foto molto provocanti, corredate di messaggi espliciti. Quando gli ho chiesto se conosceva quella persona, lui ha risposto che con lei aveva avuto solo uno scambio di sguardi. In ogni caso, citazione: “si trattava di una cavalla scopabile”.
Cavalla? Scopabile?
Fanciulle mediate bene, e chiedetevi cosa vogliamo essere per un uomo.   

#trombamico #amicidiletto #spocchiosamente #tribeca #evulvendo

Nessun commento:

Posta un commento