Ciò
che in assoluto preferisco, forse ancor più di un atteso appuntamento galante,
è una bella serata passata a chiacchierare con le amiche; e se quest’ultime indossano
un 44 di piede, allora è davvero alto il rischio di rientrare a casa totalmente
ebbra di felicità. Devo quindi ringraziare la benevola “soffiata” che mi ha portato
ad Argenta, alla scoperta del sexy shop Paprika.
Fermi
tutti; non iniziate a darvi di gomito, scambiandovi battute da caserma!
Quel
che sto per raccontare è infatti qualcosa di magico e unico, perché proprio al Paprika di tanto in tanto avviene una
specie di miracolo; e persone nate uomini, guidate dall’abile regia di Marta, la proprietaria del locale, possono
liberalmente mutare nell’essere magnifico che hanno sempre desiderato. Assaporano
quindi il piacere di sedersi allo specchio, sperimentando parrucche e giocando
coi lacci di preziosi corsetti. Non c’è in fondo bisogno di granché: appena una
manciata di ore, quella necessaria a gustare una cena rallegrata da facezie e allegri
racconti, senza temere lo scoccare della mezzanotte ed il conseguente trasformarsi
della carrozza in zucca (perché l’unico rischio che si corre è il perdere la
propria identità… o ritrovarla, a seconda dei punti di vista).
Nella
mia puntata in terra ferrarese, proprio al confine tra acqua e nebbia, ho
quindi conosciuto nuove amiche; tutte sincere, con la voglia matta di
raccontarsi. Certo le ragazze erano un po’ confuse, perché non capita spesso di
ritrovarsi a confessare e a confessarsi il motivo per cui si ama tanto l’eyeliner
(specie se all’anagrafe ti chiami Giuseppe). Nessuna di loro si è però poi
risparmiata. Da parte mia ammetto di avere fatto all’inizio un po’ di fatica a
concentrarmi (penso perché rimasta per un po’ intontita dall’eleganza di queste
signore, dal loro look inappuntabile e dalla scarpa perfettamente abbinata al
cappottino rosso). Poi ho finalmente cominciato a comprendere…
E
quindi, mea culpa, mea massima culpa…
Ho
infatti capito che non c’è nulla di più sbagliato che far coincidere il travestitismo con l’immortale immagine offerta
da Michel Serrault nel film Il vizietto,
dal momento che l’indossare gli abiti normalmente riservati all’altro genere
non è un’azione che si compie coll’intensione di stupire. Al contrario, ciò
avviene perché si desidera vivere uno spicchio di quotidianità; insomma, non c’è
alcuna voglia di stupire, o di épater les
bourgeois, quanto l’emergere di un formidabile desiderio di normalità (e quella
offerta da Paprika è un pezzetto di quotidianità,
importante tanto quanto quella che le attende quando, una volta usciti dal
locale, riprenderanno l’abituale grisaglia).
Ergo,
è normale indossare il boa di struzzo così come lo è stringere bene il nodo
della cravatta regimental.
Lo
è ad esempio per Marika Stella, che mi
racconta di essere “nata” proprio nel 2009; quando si è spogliata degli abiti da
manager, e con passo da mannequin ha deciso di sfidare i suoi propri pregiudizi.
Per lei essere en travesti rappresenta
una straordinaria emozione, che s’assapora fin dal passeggio: una gioia difficile
da descrivere, che riguarda la libertà d’esprimere serenamente la parte di te
che il mondo obbliga a tenere nascosta. Allora ci si rende finalmente conto di
come molti problemi non siano altro che riflessi di nubi, perché la gente in
realtà non ha proprio il tempo di mettersi a guardare la tua figura snella che tacchetta
felice le strade del centro cittadino.
Mi
ritrovo a pensare alle scelte che potrebbero compiere Marika, Mascia, Stella e
Mia se fossero ora delle ventenni; così come mi domando quale cammino, se solo
avessero avuto uno strumento paragonabile all’odierna rete, avrebbero potuto
intraprendere vent’anni fa. Forse qualcuna di loro avrebbe dimostrato maggiore coraggio,
e sarebbe uscita allo scoperto; forse qualcun’altra avrebbe cercato di conciliare
le due differenti identità (cos’è in fondo il vivere non è altro che la danza di Shiva, alla ricerca dell’armonia
nel cosmo?).
Mi
ritrovo anche a pensare alle compagne delle mie ragazze en travesti, alla fatica del vivere nella condizione di incertezza
che questa duplicità impone anche agli altri; e mi chiedo pure se ne siano a
conoscenza, se riconoscano queste complicate esigenze o quali patti col diavolo
abbiano fatto per accettarlo. Di sicuro molte di loro lo ignorano (me lo ha
confermato la “mia” ragazza Marika Stella); tante invece preferiscono non fare
domande (e se trovano lo scontrino del negozio di lingerie, il più delle volte sperano
che si tratti del regalo fatto all’amante).
Ed
io, al loro posto cosa farei?
Preferirei
fingere di non sapere o presterei lo smalto rosso carminio a mio marito?
Poi
comprendo che si tratta di una domanda per me complessa, come dimostra l’attrazione
che su di me esercita una di queste ragazze en
travesti. Bellissima, con occhi luminosissimi e lunghe ciglia, ho trovato
del tutto naturale corteggiarla, sussurrandole pure all’orecchio che mi piaceva
moltissimo: come donna, e come uomo. Mi conosco, e so bene cosa significa il
mio accavallare le gambe, lo sgranare gli occhioni ed il giocare con una ciocca
di capelli… In fondo, la sessualità è sempre una terra incognita, con mappe
sempre da ridisegnare e confini continuamente da tracciare.
A
cuccia! Tranquilli, non è accaduto nulla.
Sarebbe
stato un tantino confuso per una mente semplice come la mia: con chi avrei
fatto all’amore? Con una lei o con un lui? O con entrambi?
Oddio
che triangolo sghembo, privo di una solida ipotenusa a cui aggrapparsi.
No, no… non sono mai stata troppo brava in geometria.
ps. carissime amiche, dal mese di gennaio Spocchiosamente ilare si arrichirà, ospitando periodicamente un contributo moooolto ben informato di Donatella Tarozzi, counseling e consulente sessuale
https://www.facebook.com/studiocounselingdonatellatarozzi/
Chi volesse suggerirmi temi, o raccontarmi qualcosa di sé, può farlo scrivendo a:
https://www.facebook.com/SpocchiosamenteIlare/?fref=ts
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per approfondire l'argomento andate anche a vedere il mio precedente post del 10 settembre (Questa sera a casa di Luca)
Ciao, sono Theresa Williams Dopo essere stato in relazione con Anderson per anni, ha rotto con me, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro ma tutto era invano, lo volevo tanto indietro a causa dell'amore che ho per lui, L'ho pregato con tutto, ho fatto delle promesse ma lui ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema alla mia amica e lei mi ha suggerito di contattare un incantatore che potrebbe aiutarmi a lanciare un incantesimo per riportarlo indietro ma io sono il tipo che non ha mai creduto nell'incantesimo, non ho avuto altra scelta che provarlo, io ho spedito il mago dell'incantatore e lui mi ha detto che non c'era alcun problema che tutto andasse bene prima di tre giorni, che il mio ex tornasse da me prima di tre giorni, ha lanciato l'incantesimo e sorprendentemente nel secondo giorno, era intorno alle 4 del pomeriggio. Il mio ex mi ha chiamato, ero così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che ha detto è che era così dispiaciuto per tutto quello che è successo che voleva che tornassi da lui, che mi amasse così tanto. Ero così felice e sono andato da lui che è così che abbiamo iniziato a vivere felici insieme di nuovo. Da allora, ho promesso che chiunque conosca un problema di relazione, sarebbe di aiuto a tale persona riferendola all'unico e potente incantatore che mi ha aiutato con il mio problema. email: {drogunduspellcaster@gmail.com} puoi inviarlo via email se hai bisogno della sua assistenza nella tua relazione o in qualsiasi altro caso.
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interessante...alcune aspetti e contenuti sono assolutamente da leggere....un po freddino distaccato...ma molto interessante..buon lavoro!
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